I livelli
Nell’articolo sull’area di lavoro ho evitato di addentrarmi nella spiegazione del pulsante Livelli perché è un argomento molto importante. Ora è giunto il momento di parlarne partendo dal principio, con la classica domanda: cosa sono i livelli? Dovete immaginare un livello come un foglio di carta trasparente, di quelli che si usano a volte a scuola. Voi potete ad esempio disegnare un prato sul primo foglio di carta trasparente, poi sul secondo una casa, sul terzo un albero e sul quarto un bambino. Preso singolarmente ogni foglio presenta soltanto un soggetto e non risulta molto interessante. Ma cosa succede se noisovrapponiamo i 4 fogli di carta trasparente? Otteniamo un bel paesaggio con una casa ed un albero su un bel prato, il tutto corredato da un bimbo. Ed è proprio così che funziona Photoshop: ogni oggetto che create deve stare nel proprio livello. Guardate ad esempio questa firma che ho disegnato..
Come vedete ci sono diversi soggetti all’interno del lavoro. Io ho utilizzato un livello per lo sfondo, uno per il pattern, 4 livelli per i tentacoli e le sfumature, un altro per l’effetto nel lato sinistro e due livelli per il testo e la sua riflessione. Un totale di 9 livelli, che a dire il vero è anche poco. Ma perché complicarsi apparentemente la vita in questo modo, invece che mettere tutto in un unico livello?
Beh, i vantaggi sono indiscutibili. Prima di tutto perché in questo modo potete applicare gli strumenti e le funzioni di Photoshop soltanto a quello che volete invece che a tutto il lavoro. Ma pensate inoltre di essere a metà dell’opera e di voler cambiare qualcosa: se fosse tutto in un unico livello dovreste fare tutto da capo, in questo modo invece vi basta andare a modificare il livello del soggetto interessato, lasciando intatto tutto il resto. O pensate di voler addirittura eliminare qualcosa: se io ad un certo punto avessi voluto eliminare i tentacoli e questi non fossero stati nel loro livello, come avrei fatto? Insomma, i livelli sono una realtà indispensabile e anche se all’inizio magari farete fatica a ricordarvi di mettere ogni cosa nel proprio livello, ogni sforzo sarà ben premiato. Appurato che i livelli sono utili, entriamo nel vivo di questa guida ed andiamo a vedere come crearli e gestirli.
Come spiegato nell’articolo precedente possiamo iniziare creando un documento a sfondo bianco 400×400 pixel, anche se la larghezza non è importante. Andiamo a vedere ora la Paletta dei livelli.. Da questa paletta potete controllare tutti i livelli che sono presenti nel documento. Come vedete, noi abbiamo appena aperto un file e perciò è presente soltanto un livello. Una cosa importante: osservate che è presente un piccolo lucchetto, indicato dalnumero 1. Dato che noi abbiamo aperto un documento con sfondo bianco, Photoshop ha giustamente creato un livello che ha chiamato Sfondo e che ha bloccato, dato che questa sarebbe la base del nostro lavoro e si suppone che non debba essere modificata. La stessa cosa sarebbe accaduta se noi avessimo creato un nuovo documento utilizzando l’opzione “Colore di sfondo”, al posto di bianco. Quando un livello è bloccato non è possibile lavorarci tramite la paletta dei livelli e per ovviare a questo problema dovete fare doppio click in qualsiasi parte colorata di blu epremere Ok nella finestra che vi comparirà. In questo modo il livello verrà sbloccato ed automaticamente chiamato livello 0. Se avessimo invece aperto un nuovo documento con sfondo trasparente non avremmo avuto questo problema, in quanto il livello sarebbe stato immediatamente libero. Questo è uno dei motivi per i quali vi consiglio di iniziare sempre i vostri documenti a sfondo trasparente.
Una volta sbloccato il livello, vediamo di approfondire un pò le funzioni più importanti della paletta..
Con doppio-click sulla scritta indicata dal numero 1 potete cambiare il nome del livello. Questo è molto utile soprattutto se state lavorando su un documento con molti livelli, con i quali rischiate di fare confusione. L’occhio indicato dal numero 2 indica invece se quel livello è visibile o meno sul documento. Se ci cliccate sopra, infatti, l’occhio scomparirà ed allo stesso modo il livello non sarà più visibile nel documento sul quale lavorate. Potete usare questa funzione, ad esempio, per valutare se un certo effetto presente su un livello sta bene o no nel lavoro complessivo. Passiamo quindi alnumero 3, con il quale possiamo scegliere il metodo di fusione, ossia il metodo con il quale quel livello viene sovrapposto agli altri livelli. Se date un’occhiata noterete un lunga lista di metodi. Per farvi un esempio guardate l’immagine in basso, nella quale in un’orma ho lasciato il metodo normale mentre nell’altra ho impostato “scolora”.Pian piano imparerete gli effetti di ogni metodo di fusione, ma per ora non è importante. Passiamo quindi ainumeri 4 e 5, a cui corrispondono rispettivamente il grado di Opacità e Riempimento del livello. Abbassando questi valori vedrete l’immagine come “sfumare”: più precisamente abbassando l’opacità agirete su tutto il livello, mentre abbassando il riempimento soltanto sull’immagine, e verranno lasciate intatte le altre cose come gli effetti.
Questi due effetti sono molto utilizzati perché permettono, ad esempio, di calare la visibilità degli elementi evitando quindi di appesantire troppo il risultato complessivo. Per quanto riguarda il numero 6, tramite questo pulsante si accede agli Stili di livello, uno strumento molto potente che tratterò in un prossimo articolo. Così come per il numero 6, il pulsante indicato dal numero 7 permette di creare leMaschere di livello, argomento che tratteremo più avanti.
Il numero 8 invece indica la funzione per creare i cosiddetti set di livelli, che non sono altro che “contenitori” dentro i quali potete infilare i livelli in modo da tenere in ordine la paletta. Se ad esempio abbiamo un header (la parte superiore del layout di un sito) composto da 5 livelli, potremmo creare un set chiamato Header ed infilarci dentro quei 5 livelli. Sembra una banalità ma quando si hanno decine di livelli risulta molto utile! Quando avete creato un set, per inserirci un livello dovete cliccare con il tasto sinistro su di esso e, tenendo premuto, trascinarlo fino a quando il puntatore del mouse giunge sopra la scritta Set (o sopra il nome che avete dato al set). Per estrarre un livello dal set vi basterà compiere lo stesso procedimento.
Del pulsante numero 9, dal quale si controllano i Livelli di regolazione e riempimento, parleremo nei prossimi articoli.
Infine, con i pulsanti numeri 10 e 11 potete rispettivamente creare un nuovo livello e cancellare il livello selezionato.
Bene, fino ad ora abbiamo parlato dei livelli in modo abbastanza teorico, vediamo di crearne qualcuno d’esempio per scoprire qualche altra possibilità. Se durante questa spiegazione avete mantenuto il file aperto, dovreste trovarvi con un documento 400×400 a sfondo bianco con il livello sbloccato. Se non è così, provvedete. Andiamo quindi a creare un nuovo livello premendo il pulsante indicato prima. Ora selezionate lo Strumento pennello senza cambiare alcun parametro, lo utilizzeremo solo come esempio. Sempre dalla barra degli strumenti, scegliete un colore di primo piano diverso dal bianco o dal nero, ed iniziate a tracciare dei segni a caso nel vostro documento. Premete ora il pulsante per creare un nuovo livello e ripetete l’operazione, usando però questa volta uncolore diverso. Ora dovreste avere una situazione simile a questa..
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Molto artistico, vero? Partiamo subito da alcune considerazioni. Prima di tutto, il livello selezionato è quello colorato di blu, come vedete dalla paletta. Se volete lavorare su un altro livello vi basterà cliccarci sopra e vedrete che si colorerà di blu, ad indicare proprio che ora si sta agendo su quel livello. Un altro fattore importante è che i i livelli possono essere scambiati di ordine. Semplicemente trascinandoli, potete ad esempio invertire i livelli 3 e 2. Ovviamente invertire dei livelli nella paletta ha ripercussioni sul documento, dal momento che ciò che prima si trovava sopra va a trovarsi sotto. Un ultima cosa: per selezionare il contenuto di un livello, dovete tenere premuto il tasto Ctrl e cliccare sul livello desiderato.
Nell’immagine sotto potete appunto vedere il contenuto del mio livello 3 sotto selezione..
Quando il contenuto di un livello è selezionato, potete agire su di esso con gli strumenti e le funzioni di Photoshop. Un consiglio: quando selezionate il contenuto di un livello, accertatevi sempre che siaselezionato anche il livello giusto. Vi faccio un esempio: supponiate che io sia sul livello 3, come nell’immagine sopra, e che debba selezionare il contenuto del livello 2 per poi modificarlo. Se volete modificare il contenuto del livello 2 dovete, e sottolineo dovete, spostarvi prima sul livello due. Se infatti rimaneste per sbaglio sul livello 3 e modificaste il contenuto del 2, tutte quelle modifiche verrebbero salvate sul livello 3 e non sul 2, come dovrebbe essere. Vi trovereste quindi nel livello 3, nel mio caso, sia i i segni verdi che i segni rossi modificati. Morale della favola, state attenti quando selezionate contenuti ed accertatevi di essere sui livelli giusti.
Abbiamo quasi finito, manca solo un accenno riguardo ilpulsante Livelli situato nella barra superiore, di cui non avevamo parlato in precedenza. A parte la prima funzioneNuovo, che è la corrispondente del pulsante Crea nuovo livello nella paletta, sono utili anche Duplica livello, Unisci sotto, Unisci visibili ed Unico livello. Con la prima potete duplicare il livello selezionato ed è utile se dovete creare una serie di livelli uguali o anche semplicemente per avere una copia intatta del livello su cui state facendo esperimenti; la seconda permette di unire il livello selezionato a quello sotto di esso; la terza di unire tutti ilivelli visibili e l’ultima di unire tutto in un unico livello.
Ora abbiamo davvero finito questo lungo capitolo riguardante i livelli. Nei prossimi articoli abbandoneremo temporaneamente le funzioni avanzate come le maschere di livello, per dedicarci invece agli strumenti più importanti ed imparare a disegnare qualcosa con Photoshop.