Vendita di messaggi pubblicitari a utenti profilati
Fino ad ora si è parlato di vendita di spazi pubblicitari sulle pagine di un sito web (impression, click, domain parking) come se fosse l’unica fonte per i flussi di cassa. In realtà esistono altre forme di pubblicità, collegate ad un sito web, che possono generare ricavi.
La principale è la vendita di spazi pubblicitari su newsletters oppure l’invio di messaggi pubblicitari ad utenti profilati di un sito web (DEM, Direct Email Marketing).
Il database degli utenti profilati è estremamente prezioso: infatti è possibile inviare messaggi a utenti di un certo sito (e quindi presumibilmente interessati ad un certo argomento) segmentando per sesso, età, luogo di residenza o altri criteri.
Il primo passo da fare per valutare un gruppo di utenti profilati e di relativi indirizzi email è controllare se tali email sono state raccolte in modalità opt-in e se l’attuale gestore del sito rispetta la normativa in materia di gestione dei dati personali. Appurati questi due elementi (in assenza dei quali il valore degli indirizzi email crolla), bisogna capire che tipo di profilazione è stata effettuata sugli utenti (tipi di dati raccolti).
A questo punto bisogna capire che flussi di cassa può generare la gestione di vendita di messaggi pubblicitari a utenti profilati: bisogna perciò conoscere il numero di utenti profilati e il trend di crescita del numero di utenti, la frequenza attuale di invio dei messaggi, il tasso di apertura delle email e il valore di vendita del singolo messaggio pubblicitario (se pagati per messaggio inviato) o il click rate (se pagati a click, sono click generati ogni 100 messaggi aperti: tale valore oscilla tra lo 0,50% e il 2% nella maggior parte delle campagne).
Il numero di utenti profilati, il trend dei nuovi iscritti al netto delle cancellazioni e il tasso di apertura delle email inviate sono dati noti al proprietario di un sito: in particolare ricordate che su liste email non proprio nuove il tasso di apertura si aggira intorno al 30%.
La frequenza è data dal numero di messaggi inviati in un certo arco temporale o dalla loro periodicità: ad esempio una mailing list settimanale avrà 52 invii annui.
Il valore del singolo messaggio ( o del singolo click generato dalla newletter o DEM) dipende dalla tematica del sito (e quindi dalle aree di interesse del relativo pubblico profilato) e dall’ampiezza del database di utenti profilati: database con molti utenti hanno un valore unitario per utente maggiore.
Poiché probabilmente i troverete a valutare siti con un numero ridotto di utenti profilati, la vendita con remunerazione in base al numero di messaggi inviati probabilmente sarà difficilmente attuabile: quindi venderete i click derivanti dalle inserzioni su newsletter o dall’invio di Direct Email Marketing (DEM).
Il valore di un singolo click può essere determinato con le stesse modalità già indicate in precedenza (il “Bid attuali” di Miva, quello di Google AdWords, i vostri guadagni con Google Adsense per tematiche simili).
Quindi i flussi di cassa generati dalla vendita di messaggi a utenti profilati sarà:
flusso di cassa = valore medio del click * numero di click
Il numero di click dipende dalla formula:
numero click = numero messaggi * tassi apertura messaggi * click rate
Il numero di messaggi sarà dato da:
numero messaggi = numero iscritti * numero invii nel periodo
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